Valutazione vinili: guida alle sigle VG, VG+, EX, Mint

Valutazione vinili: guida alle sigle VG, VG+, EX, Mint

Quando si iniziano ad ascoltare i primi dischi, si arriva ben presto al momento in cui si vuole allargare la propria collezione. E qui si entra nel mondo della valutazione dei vinili, soprattutto se usati. Si tratta di una sorta di disciplina con con alle spalle una storia piuttosto lunga, tornata in auge ora più che mai grazie agli store online e alle community di appassionati.

Andiamo allora a scoprire come funziona la classificazione di 33 e 45 giri, e come può tornare utile quando si vuole acquistare o vendere vinili.

Come valutare i dischi?

Quello della quotazione dei vinili è un problema che evidentemente attanaglia tutti gli appassionati interessati alla compravendita di LP. Questo perché il disco è un bene nel tempo che può assumere un valore anche completamente differente da quello iniziale. Basti pensare alle cifre astronomiche richieste per l'acquisto di alcuni dei vinili rari raccolti in un nostro articolo di qualche tempo fa.

Il problema della valutazione riguarda sia chi vende che chi compra. Perché chi vuole guadagnare dai propri dischi deve poter dare una valutazione che ne giustifichi il prezzo. Allo stesso tempo, l'appassionato che approda su Discogs per la prima volta e vuole acquistare The Dark Side of The Moon dei Pink Floyd deve pur sapere come orientarsi.

I due punti di vista ora descritti trovano un punto di incontro nella scala di valutazione universalmente riconosciuta come standard del settore. Quella che prevede lettere e diciture come NM, VG+, Poor e via così.  Ma cosa significano tutte queste sigle, e come sono nate?

Andiamolo a scoprire.

La valutazione vinili aiuta ad acquistare in modo più consapevole.

La scala di valutazione vinili usati nel dettaglio

La scala di valutazione utilizzata per vinili rari e non solo utilizzata oggi è il risultato di una storia affascinante. Inizia tutto negli anni '70 e '80 del secolo scorso, nell'epoca d'oro dei vinili. In questo periodo, il punto di riferimento per gli appassionati non erano evidentemente i siti internet, ma le riviste specializzate. Tra queste c'erano Record Collector e Goldmine.

Se la prima opzione era legata soprattutto al mercato britannico, la seconda si è rivelata essere quella di maggior successo, utilizzata ancora oggi dagli appassionati di tutto il mondo per identificare lo stato dei propri vinili. Quando si va su Discogs, eBay o qualsiasi altra piattaforma per comprare e vendere dischi, è sostanziamente questa la classificazione utilizzata.

L'idea alla base della scala Goldmine è semplice: assegnare a ogni possibile stato di conservazione una lettera che sintetizza i possibili difetti e le condizioni generali del prodotto. Va sottolineato che le condizioni possono riferirsi sia al disco in sé che alla copertina e alle buste interne. Questa è la scala completa:

Grado di valutazione Descrizione
Mint (M) Condizioni perfette
Near Mint (NM)/Mint Minus (M-) Condizioni ottimali, come dopo il primo utilizzo
Very Good Plus (VG+)/Excellent Plus (E+) Il supporto mostra alcuni segni di degrado
Very Good (VG) Il supporto mostra evidenti segni di degrado
Very Good Minus (VG-)/Good Plus (G+) Degrado evidente
Poor (P)/Fair (F) Supporto danneggiato

Dopo una breve presentazione, andiamo allora ad analizzare tutti gradi di valutazione, evidenziando i dettagli più importanti.

Mint (M)

Un disco Mint è perfetto in ogni suo particolare. Non è mai stato riprodotto, il più delle volte è ancora sigillato. Insomma, è come se fosse uscito dalla pressa da pochi attimi.

Il disco, quindi, non presenta alcun graffio, riga o altro possibile difetto. Allo stesso tempo, le etichette sono posizionate al centro del supporto, e consentono chiaramente di identificarne l'edizione. La copertina, infine, non presenta macchie, chiazze e parti scolorite. Sono assenti adesivi, angoli leggermente piegati o rotture.

Questa valutazione va usata con molta parsimonia. Se vuoi vendere un vinile che sospetti sia in condizione Mint, non toccarlo assolutamente e soprattutto non provarlo.

Near Mint (NM) o Mint Minus (M-)

Si tratta di un disco quasi perfetto. Molto probabilmente non è mai stato riprodotto, e pertanto offrirà prestazioni audio di altissimo livello. Come si legge su Discogs, molti venditori attribuiscono questa valutazione anche ai dischi nuovi, essendo convinti che nessun supporto possa essere così perfetto da meritarsi una M.

A livello strutturale, il vinile non deve presentare segni di usura di alcun tipo. Molti dischi possono conservare questo stato anche per diverso tempo, a patto che vengano utilizzati con criterio e con giradischi adeguati. L'etichetta, così come per gli M, deve essere ben centrata, mentre la copertina deve essere priva di inestetismi, aperture o angoli piegati.

Very Good Plus (VG+)

La maggior parte dei vinili usati rientra nella categoria Very Good Plus (VG+). Si tratta forse della fascia che presenta il miglior rapporto qualità/prezzo, specie in caso di vinili piuttosto comuni e con qualche anno sulle spalle.

Second il rating Discogs, un VG+ presenta un valore dimezzato rispetto a un Near Mint. Un vinile di questo tipo mostrerà leggeri segni di degrado, che però sono di natura più che altro estetica, e non inficiano la riproduzione. L'etichetta potrebbe essere difficile da leggere, mentre la copertina potrebbe avere segni di usura. Non sono rari dischi VG+ con adesivi, angoli leggermente piegati e altri difetti estetici.

Very Good (VG)

In una corretta valutazione di vinili usati, un VG equivale circa al 25% del valore di un Near Mint. Si tratta di dischi che presentano gli stessi difetti dei VG+, ma in maniera più marcata. Nonostante ciò, la riproduzione di musica non è del tutto compromessa, anche se può essere inficiata da graffi più o meno superficiali.

L'etichetta potrebbe essere illeggibile, mentre le copertine possono avere danni di vario tipo.

Very Good Minus (VG-) o Good Plus (G+)

In questa fascia rientrano quelli che su Discogs vengono definiti vinili Good, rappresentati dalla lettera G. Si tratta di dischi con valore che oscilla tra il 10% e il 15% di un Near Mint.

Nel complesso, stiamo parlando di un disco che può suonare in maniera discreta, senza salti. Presenta però un rumore di fondo significativo, graffi e segni di usura evidenti. Lo stesso si può dire delle copertine, che prevendono nella maggior parte dei casi graffi, strappi, adesivi e altri difetti estetici.

Poor (P) o Fair (F)

Detto in modo brusco ma comprensibile, i vinili che presentano la valutazione P o F sono quelli messi peggio. Valgono al massimo il 5% del valore di un Near Mint, e possono presentare difetti molto gravi.

Il disco può essere rotto, deformato o comunque non in grado di garantire una riproduzione senza salti, ripetizioni o interruzioni. La copertina, se presente, è danneggiata in maniera evidente, scollata e rovinata da scritte, adesivi, polvere o acqua. Le copertine interne, sempre se presenti, non sono in grado di trattenere il disco in posizione perché strappate o piegate.

Questa classificazione dei vinili usati ha ancora un senso?

La classificazione dei vinili rari e non solo oggi ha un peso molto importante. Praticamente la quasi totalità dei dischi in vendita online e offline presenta una valutazione di questo tipo. Quindi, se avete intenzione di acquistare un grande classico di Bob Dylan, Lucio Battisti, Rolling Stones o altri mostri sacri della musica, sicuramente vi imbatterete nelle sigle che abbiamo cercato di descrivere.

Detto ciò, una catalogazione di questo tipo ha ancora un senso? Per quanto la classificazione oggi sia codificata da molti parametri (lo stato del disco, della copertina, ecc. ecc.) rimane il fatto che la valutazione è ovviamente soggettiva, seppur in buona fede (nella maggior parte dei casi). Oltre alla semplice revisione testuale, quindi, è importante farsi aiutare con immagini sia del vinile che della copertina. In alcune occasioni vengono messi a disposizione dei compratori anche dei piccoli spezzoni audio che consentono di farsi un'idea più completa.

Anche in questo caso, comunque, una componente di dubbio non può essere eliminata. Quindi, se si è compratori, il consiglio è quello di valutare veramente con attenzione, specie se il venditore richiede cifre elevate.

Un vinile Poor o Fair presenta condizioni piuttosto disperate.

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