- Tales with a musical theme
- 2 likes
- 231 views
La Musica è per Sempre:
L'esploratore e la città abbandonata
L'esploratore avanzava con passi lenti e misurati tra le rovine di quella che un tempo era stata una città viva e pulsante. Il suo nome era Kiran, un archeologo del futuro, proveniente dall'anno 2450. Era giunto in quel luogo attraverso una tecnologia avanzata di viaggi temporali, messa a punto dalla Civiltà Unificata Terrestre. La missione di Kiran era recuperare testimonianze del passato per comprendere meglio le cause della grande catastrofe che aveva decimato la popolazione terrestre nel ventunesimo secolo.
La città, ormai ridotta a uno scheletro di cemento e acciaio, si ergeva silenziosa e malinconica sotto un cielo plumbeo. I grattacieli mutilati e le auto arrugginite disseminate tra i detriti raccontavano una storia di improvvisa e violenta distruzione. Kiran si aggirava tra quelle strade deserte, immergendosi in un mondo che non gli apparteneva, ma che sentiva di dover rispettare e capire.
Il potere della Musica HiFi
Aveva percorso già diversi chilometri quando qualcosa attirò la sua attenzione. Proveniva da un edificio in rovina, un suono ovattato ma riconoscibile: musica. Kiran rabbrividì. La musica era un lusso raro nel suo tempo, qualcosa di custodito gelosamente in archivi digitali. Sentire quella melodia antica in un luogo così desolato era quasi surreale.
Seguendo il suono, Kiran si trovò davanti a un enorme complesso residenziale in rovina. Le finestre erano infrante, le pareti scrostate, ma il suono era inconfondibile e proveniva dall'interno. Entrò con cautela, avanzando tra i detriti, fino a giungere in un'ampia stanza dove vide ciò che non si sarebbe mai aspettato: un impianto hi-fi di alta fedeltà, ancora funzionante, circondato da casse acustiche di varie dimensioni. Era un modello classico, un'icona di un'epoca passata, eppure ancora in perfette condizioni.
La musica, una sinfonia orchestrale, riempiva l'aria con una dolcezza struggente. Kiran si avvicinò, affascinato e incredulo. Chi poteva aver mantenuto in vita quell'impianto in un mondo ormai abbandonato? E perché?
L'Incontro con Ezra
Mentre si poneva queste domande, una figura emerse dall'ombra. Era un uomo anziano, dai capelli grigi e lo sguardo penetrante, vestito con abiti logori ma dignitosi. Non sembrava sorpreso di vedere Kiran, come se lo avesse aspettato da tempo.
"Benvenuto, viaggiatore," disse l'uomo con voce ferma. "Mi chiamo Ezra. Sono il custode di questo luogo e della sua musica."
Kiran rimase senza parole per un momento. "Come... come è possibile?" riuscì infine a dire. "Come può questo impianto funzionare ancora?"
Ezra sorrise. "È un piccolo miracolo della tecnologia del passato. Ho imparato a ripararlo e mantenerlo in funzione. La musica è tutto ciò che mi resta in questo mondo distrutto."
"Ma perché?" chiese Kiran. "Perché la musica?"
Ezra lo guardò intensamente. "Perché la musica è eterna. È l'essenza dell'umanità, il nostro modo di comunicare emozioni che vanno oltre le parole. In un mondo che ha perso tutto, la musica è ciò che ci ricorda chi eravamo e chi possiamo ancora essere."
Kiran annuì lentamente, comprendendo la profondità di quelle parole. Si sedette accanto a Ezra, lasciando che la musica li avvolgesse. Ogni nota sembrava raccontare una storia, una memoria di tempi passati, una speranza per il futuro.
La Missione di Kiran
Per giorni, Kiran rimase con Ezra, ascoltando le sue storie e imparando a conoscere il valore della musica. Scoprì che Ezra non era solo un custode, ma anche un musicista, uno degli ultimi rimasti. Suonava il pianoforte con una maestria che commuoveva Kiran fino alle lacrime. Ogni melodia era un viaggio nel tempo, un legame con un passato che Kiran non aveva mai conosciuto ma che ora sentiva parte di sé.
Un giorno, mentre la musica riempiva ancora una volta la stanza, Ezra si fermò e guardò Kiran. "Devi portare questo messaggio nel tuo tempo," disse. "La musica non deve morire. È il nostro lascito, la nostra anima."
Kiran annuì, sentendo il peso di quella responsabilità. Quando fu il momento di partire, salutò Ezra con un abbraccio, promettendo di non dimenticare mai ciò che aveva imparato. Tornò nel suo tempo con una nuova consapevolezza e un obiettivo chiaro: preservare e diffondere la musica del passato per le future generazioni.
Mentre l'immagine della città in rovina svaniva, Kiran sentì ancora una volta la melodia di Ezra risuonare nella sua mente, un promemoria eterno che la musica è davvero per sempre.
Un grazie di cuore a Alessio Rinaldi per averci inviato questa splendida storia.