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Classe D contro Classe AB: è davvero finita la "guerra"?

Introduzione: Due scuole di pensiero a confronto

Nel mondo dell'audio hi-fi, poche discussioni sono più accese e ricche di sfumature tecniche quanto quella relativa alla classe di funzionamento degli amplificatori audio. In particolare, due tipologie continuano a stimolare accese discussioni: la tradizionale Classe AB, regina incontrastata per decenni, e la sempre più diffusa e migliorata Classe D. Ma davvero gli amplificatori in Classe D hanno colmato quel gap qualitativo che per anni ha mantenuto gli appassionati fedeli alla Classe AB?

Approfondiamo la questione, confrontando tecnologie, prestazioni, filosofia costruttiva e qualità sonora con l'ausilio di un marchio leader che ha puntato fortemente sulla Classe D: Primare.

Amplificatori Classe AB: Il suono che ha scritto la storia

Gli amplificatori in Classe AB sono stati per molto tempo il cuore della riproduzione audio hi-fi domestica e professionale. La loro popolarità deriva principalmente dal riuscito compromesso tra qualità audio, efficienza energetica e gestione termica.

Perché Classe AB?

Gli amplificatori in Classe AB fanno lavorare i transistor finali in una regione che combina elementi delle Classi A e B. Rispetto alla classe A (purissima ma energeticamente dispendiosa e termicamente impegnativa) e alla classe B (efficiente ma penalizzata da distorsioni elevate), la Classe AB rappresenta un punto d’equilibrio.

I transistor restano parzialmente in funzione durante l’intera fase del segnale audio, riducendo drasticamente la distorsione di crossover, offrendo così un suono più naturale, caldo, dettagliato e ampiamente apprezzato dalla comunità audiofila internazionale.

Vantaggi della Classe AB:

  • Timbrica naturale, calda e morbida.

  • Bassi livelli di distorsione armonica.

  • Prestazioni consolidate da decenni di sviluppo tecnologico.

Svantaggi della Classe AB:

  • Consumi energetici superiori rispetto alla Classe D.

  • Ingombri notevoli dovuti ai grandi dissipatori di calore e alimentazioni tradizionali molto robuste.

  • Maggiore produzione di calore che obbliga a scelte più rigorose sul posizionamento e la ventilazione.

Amplificatori Classe D: Una rivoluzione in continua evoluzione

Quando i primi amplificatori in Classe D arrivarono sul mercato audio, furono accolti con una certa diffidenza: efficienti, compatti e moderni, ma spesso penalizzati da una qualità sonora ritenuta sterile e poco raffinata dagli audiofili più attenti. Tuttavia, questa percezione è cambiata radicalmente negli ultimi anni.

Come funziona la Classe D?

Gli amplificatori in Classe D utilizzano una modulazione PWM (Pulse Width Modulation), che trasforma il segnale audio in una serie di impulsi ad alta frequenza, poi riconvertiti da appositi filtri passivi per restituire il segnale analogico puro ai diffusori. L’efficienza è altissima (oltre il 90%), con enormi vantaggi in termini di dimensioni, consumi e gestione termica.

Il progresso: Primare e l'innovativa tecnologia UFPD

Tra i brand più innovativi nella Classe D spicca il marchio svedese Primare, presente sul mercato con prodotti di qualità indiscussa, come l'integrato Primare I35. Primare non si è limitata ad adottare soluzioni già note, ma ha sviluppato la propria tecnologia proprietaria chiamata UFPD (Ultra Fast Power Device), successivamente evoluta in UFPD 2.

Questa tecnologia garantisce prestazioni sonore sorprendenti, grazie a:

  • Risposta in frequenza perfettamente lineare indipendentemente dall'impedenza dei diffusori collegati.

  • Bassissima distorsione armonica e un soundstage ampio, preciso e dinamico.

  • Elevata capacità dinamica e controllo dei diffusori più impegnativi, rendendo il suono vivo e dettagliato.

Il risultato è che gli amplificatori Primare rappresentano oggi un punto di riferimento nella Classe D, competendo direttamente con i migliori prodotti Classe AB di fascia alta.

Vantaggi della Classe D:

  • Eccezionale efficienza energetica (consumi ridotti fino al 90% rispetto alle classi tradizionali).

  • Ingombri minimi, assenza di dissipatori massicci.

  • Minor produzione di calore, ideale per sistemi multicanale o installazioni compatte.

Svantaggi della Classe D (storicamente, oggi superati da alcuni marchi):

  • In passato una timbrica considerata più fredda e meno naturale.

  • Necessità di filtri molto ben progettati per evitare problematiche di interferenze ad alta frequenza.

La situazione attuale: fine della guerra o pacifica convivenza?

La realtà odierna, sostenuta anche dalle opinioni di riviste specializzate internazionali quali Stereophile, What Hi-Fi? e Hi-Fi News, indica che gli amplificatori Classe D, specialmente quelli tecnologicamente evoluti come Primare, hanno colmato il gap qualitativo con i tradizionali AB, trasformando una storica rivalità in una possibilità concreta di scelta personale, basata sulle preferenze d'ascolto e sugli spazi domestici disponibili.

Per sistemi di ascolto classici, tradizionali, in cui la timbrica calda e avvolgente rappresenta una priorità, molti audiofili continuano a preferire la Classe AB, magari con marchi storici come McIntosh o Accuphase. Tuttavia, per chi desidera efficienza energetica, compattezza, modernità estetica e timbrica dettagliata, pulita e dinamica, gli amplificatori Classe D di nuova generazione – in particolare quelli come il Primare I35 – rappresentano ormai una scelta assolutamente all’altezza, sia tecnicamente che musicalmente.

Conclusione: La scelta torna personale

Oggi più che mai, la distinzione tra Classe AB e Classe D non rappresenta più una scelta tra qualità alta e qualità bassa, ma tra due modi diversi e ugualmente validi di interpretare il suono hi-fi. La tecnologia è maturata al punto tale che entrambe le tipologie sono in grado di soddisfare anche l’audiofilo più esigente.

Primare, con la sua evoluta UFPD 2, è l’esempio perfetto di come la tecnologia Classe D possa coesistere sul mercato hi-end accanto alla Classe AB tradizionale. La guerra si è conclusa in un confronto alla pari, che lascia all’ascoltatore la libertà di scegliere secondo il proprio gusto personale, senza timore di compromessi.

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