Amplificatore classe A: info e differenze tra classi

Amplificatore classe A: info utili e differenze con le altre classi

Parlare di cosa rende unico un amplificatore hi fi di classe A porta per forza di cose a effettuare paragoni e tracciare differenze con il funzionamento degli altri tipi di ampli.

In questo articolo cercheremo di spiegare brevemente le caratteristiche tipiche dei classe A, pur senza addentrarci troppo in dettagli tecnici. Così facendo, speriamo di fare cosa gradita nei confronti di chi, prima di comprare un amplificatore, vuole vederci chiaro.

Iniziamo allora cercando di specificare cosa sia un amplificatore audio in classe A, cosa si intende per classe pura, e le differenze con gli altri apparecchi destinati a pilotare casse e diffusori.

Amplificatore classe A: cosa significa?

Partiamo col dire che, nel contesto attuale, acquistare un amplificatore in classe A è cosa abbastanza rara. A dominare sono le varianti di classe D, basate sulla commutazione, su cui torneremo meglio tra poco.

In ogni caso, gli amplificatori in classe A si rivelano ottimi quando bisogna amplificare segnali con pochissima distorsione. In questi apparecchi, i transistor lavorano a riposo sulla metà della linea diagonale della retta di carico, garantendo così prestazioni efficienti.

Lo svantaggio principale è che un classe A produce molto, molto calore da dissipare. Questo a causa del continuo assorbimento da parte dei transistor, anche quando il segnale è assente. I dispositivi di questo tipo, quindi, lavorano sempre alla massima potenza disponibile.

Vincent SV-238 MK, amplificatore in classe A dalle alte prestazioni

I pregi di un Amplificatore classe A pura

Acquistare amplificatori in classe A è per certi versi un atto elitario. Soprattutto quando si parla di "classe A pura".

Si utilizza questo termine per evidenziare la differenza tra amplificatori che funzionano esclusivamente secondo i principi dei classe A, e quelli che invece "possono" funzionare come classe A. Gli amplificatori di tipo AB, ad esempio, possono funzionare in classe A. Dipende dal valore della corrente di riposo e dall'impedenza di carico.

La discussione dovrebbe virare necessariamente verso argomenti tecnici, mentre invece noi vogliamo mantenerci su un piano meno approfondito. Basta dire che con i classe A pura è possibile pilotare una quota limitata di diffusori. 50 W di classe A, però, in termini di pilotaggio equivalgono a valori molto più elevati rispetto ad apparecchi appartenenti ad altre tipologie costruttive.

La loro stazza, poi, è spesso importante. Ciò è dovuto alla presenza di cabinet piuttosto massicci, trasformatori di dimensioni elevate e sistemi di raffreddamento che, come visto, devono funzionare sempre al massimo.

Se si prende come esempio qualche esemplare del nostro catalogo, è possibile verificare velocemente questa dinamica. Il modello Vincent SV-238 MK, un vero e proprio gioiello di amplificazione, pesa circa 32 kg. Tutto ciò fa crescere pesi, ingombro e, in qualche caso, i costi.

L'amplificatore Vincent SV-700

Che differenza c'è tra amplificatore classe A, B e AB?

Come anticipato in precedenza, il legame tra amplificatori in classe A e B è piuttosto stretto. Sembra opportuno, quindi, operare una breve differenziazione tra le varie tipologie, così da arrivare a una maggiore comprensione.

Classe AClasse BClasse AB
Utilizzata per amplificare segnali a bassa distorsione. Efficienza sotto la media, elevata dissipazione di calore. Pensata per migliorare i difetti della classe A, fornisce potenze elevate a costo però di una maggiore distorsione. Particolarmente comune negli apparecchi HiFi, coniuga i pregi delle due classi, ovvero efficienza e bassa distorsione.

Nei classe A, l'amplificazione del segnale audio richiede un elevato consumo di potenza, indipendente da quella emessa dai diffusori. Nei classe B, invece, il segnale musicale - costituito da un insieme di onde di natura sinusoidale - viene diviso in due. Di volta in volta, una parte viene amplificata, mentre l'altra risulta a riposo. La potenza consumata rispetto ai classe A è minore, e dipende dalla potenza erogata.

La classe AB, come anticipato, nasce per unire i benefici delle due soluzioni.

E gli amplificatori in classe D?

Di questo tipo di amplificatori audio abbiamo diffusamente parlato nell'articolo: "Caratteristiche e funzionamento di un amplificatore classe D". In questa sede, vale la pena solo ricordare il vantaggio principale di questi apparecchi rispetto alle altre tipologie, ovvero l'alta efficienza.

Il paragone con i classe AB vede i classe D uscire nettamente vincitori. L'efficienza di un classe D si aggira sul 90%, al contrario degli AB, che oscillano fra valori compresi tra 50% e 70%. Per efficienza intendiamo la capacità di erogare quanta più potenza nominale possibile alle casse. In un amplificatore di classe AB da 50 W, quindi, la potenza effettiva può arrivare a circa 35 W.

L’offerta di amplificatori classe A di HiFi Prestige

Nel nostro catalogo di soluzioni audio abbiamo la fortuna di includere numerose tipologie di amplificatori.

Per quanto riguarda i classe A, ampia è la proposta a marchio Vincent. Oltre al già citato Vincent SV-238 MK, spiccano altri modelli di assoluto interesse come SP-T700. Un ibrido da 300 W su impedenza di 4 ohm, e da 150 W su 8 ohm, con rapporto segnale/rumore di 90 dB e impedenza di ingresso di 22 kOhm.

Senza dimenticare SV-700, con il suo design simmetrico e una risposta in frequenza compresa fra 20 Hz e 20 kHz. Questo apparecchio audio può agire sia in classe A che in classe AB. nel primo caso, il consumo energetico è di 350 W; nel secondo è di 150 W.

Vincent SP-T700, amplificatore classe A

Per qualsiasi dubbio o informazione sulla nostra offerta di amplificatori in classe A, amplificatori integrati o di altro tipo, non esitate a contattarci. Siamo sempre disponibili all'indirizzo email info@hifiprestige.it, oppure al numero 335 6672281.

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